lunedì 12 novembre 2012

JOHN WAYN GACY: il clown killer


JOHN WAYN GACY: il clown killer


Non tante delle persone che lo conoscevano personalmente avrebbero sospettato che John Wayne Gacy, un rispettato membro della camera di commercio di Des Plaines (Illinois), che faceva volontariato presso il vicino ospedale pediatrico travestendosi da "Pogo il clown", un attivista del partito democratico e conosciuto uomo d'affari, sarebbe diventato uno dei più famosi serial killer della storia degli Stati Uniti.
     Gacy, era nato all’Edgewater Hospital di Chicago il 17 marzo 1942 in una famiglia operaia. Aveva 1 sorella
maggiore di 2 anni ed un'altra più giovane, anche lei di due anni. A parte un turbolento rapporto con il padre,
l'infanzia di Gacy sembra essere regolare e senza traumi particolari. Il padre era infatti un alcolizzato, incline ad aggredire verbalmente e fisicamente i 3 figli, ma nonostante tutto, per Gacy era una figura importante poichè era l'unica figura maschile in famiglia, e cercava disperatamente di ottenere il suo riconoscimento e le sue attenzioni, senza tuttavia mai riuscirci.
     All'età di 11 anni fu colpito violentemente al capo da un'altalena mentre giocava al parco giochi. Iniziò a soffrire da quel momento di frequenti amnesie temporanee finchè, all'età di 16 anni, quando grazie ad una visita per disturbi alla vista, un medico non scoprì un grumo di sangue al cervello che finalmente venneGacy nei panni di Pogo asportato. Alle scuole superiori prova a diplomarsi per 4 anni di seguito senza mai riuscirci, dopodiche abbandona gli studi e lascia anche Chicago per Las Vegas, dove lavora per qualche mese come custode all'obitorio. Tuttavia nella nuova città non riesce ad ambientarsi, non è felice così decide di tornare a Chicago.Nei primi anni '60 si iscrive al college dove scopre di avere un gran talento come venditore. Dopo essersi diplomato va a lavorare come praticante in un negozio di scarpe di Chicago, il "Nunn Bush Shoe", ma in breve tempo, grazie alle sue eccellenti capacità, viene trasferito a Springfield per dirigere un negozio di abbigliamento maschile, dove rimane per circa un anno. Nel 1964 sposa una collega, Marilyn Myer, e ben presto gli sposini si trasferiscono in Iowa, precisamente a Waterloo, città dove vivono i genitori di Marylin. A convicerli a spostarsi è la proposta del suocero di Gacy, che gli offre un posto nel ristorante di famiglia.
     Un anno più tardi, nel 1965, muore il padre di Gacy. Nel 1966, su richiesta del suocero, Gacy prende la gestione del ristorante, diventando in poco tempo un membro della comunità ben conosciuto e stimato per le sue capacità imprenditoriali. Ma le cose non andranno sempre bene e due anni più tardi, nel 1968, il futuro serial killer viene arrestato per la prima volta. L'accusa è quella di aver costretto un giovane ragazzo, impiegato presso il ristorante, ad avere atti omosessuali con lui. La notizia viene accolta con enorme sorpresa da tutti quelli che conoscevano Gacy come un amorevole papà di 2 bambini, e soprattutto da sua moglie Marylin. In seguito alla sentenza di colpevolezza per il reato di sodomia, che condannava il marito alla pena di 10 anni da scontare nel riformatorio maschile di Anamosa (Iowa), chiede il divorzio ed il divieto per Gacy di rivedere i due suoi figli, e chiedendogli inoltre di considerare sia lei che i suoi due figli, morti da quel momento in poi.
     Il 18 ottobre del 1971, dopo soltanto 18 mesi di detenzione, Gacy viene rilasciato sulla parola e ritorna a Chicago, dove 8 mesi più tardi, nel febbraio del 1972 viene nuovamente arrestato con l'accusa di tentata violenza carnale ai danni di un giovane gay che l'aveva denunciato alla polizia, riferendo che Gacy gli aveva offerto un passaggio alla stazione degli autobus, ed una volta a casa aveva cercato di costringerlo a far sesso con lui. Le accuse, tuttavia vennero ritirate dopo che il ragazzo non si presentò all'udienza.
Poco tempo dopo esser tornato a Chicago, Gacy ricomincia una nuova vita. Inizia a lavorare come appaltatore edilizio e tre anni più tardi, nel 1975, apre una propria impresa, la PDM contractors. Inoltre nel mese di luglio dello stesso anno sposa una donna da poco divorziata, e con l'aiuto economico della madre, si trasferisce a Des Plaines, una zona medio borghese di Chicago. Il suo talento per gli affari continuava a confermarsi. Si fece pubblicità attraverso il giornale di Des Plaines, diventando famoso nella zona ed acquisendo diversi contratti, grazie a prezzi inferiori alle richieste dei suoi diretti concorrenti. Per tenere i costi sotto controllo, Gacy assumeva ragazzi adolescenti a lavorare per lui. Cinque di questi divennero poi sue vittime. La stima della comunità nei suoi confronti cresceva di giorno in giorno. Gacy nel suo tempo libero era solito infatti organizzare delle feste per amici e vicini di casa, e spesso si recava al vicino ospedale, vestendo i panni di Pogo il clown, per divertire i piccoli pazienti. Era inoltre responsabile di zona del partito democratico, incarico che gli valse una foto, diventata poi famosa, di fianco alla first lady Rosalyn Carter, moglie dell'allora presidente degli Stati Uniti. Soltanto un anno dopo il loro matrimonio, nel marzo del 1976, la sua seconda moglie chiese il divorzio sentendo che non sarebbe più riuscita a gestire il comportamento imprevedibile del marito e, soprattutto, perchè non approvava la sua crescente ossessione per riviste pornografiche di genere omosessuale.
     Il 12 dicembre del 1978, le attenzioni dell apolizia si concentrarono ancora una volta su Gacy. Robert Priest, un giovane magazziniere alla farmacia Nasson di Des Plaines, scomparve misteriosamente e lui era stata l'ultima persona ad averlo visto. Quando gli investigatori fecero un breve controllo del suo passato, furono sorpresi nello scoprire che questo uomo stimato e rispettato, era già stato condannato per atti di libidine e la casa di Des Plainessodomia nei confronti di giovani ragazzi. Con queste informazioni riuscirono quindi ad ottenere un mandato di perquisizione della sua abitazione. Durante la perquisizione, gli agenti si introdussero, strisciando al suolo, nell'intercapedine posta sotto la casa, guidati da un fetido odore che proveniva da quella direzione, ma attribuendo la causa ad un guasto del sistema fognario, tornarono alla centrale senza approfondire. Senza avere quindi nessuna prova di incriminazione, gli inquirenti cominciarono comunque ad analizzare i reperti sequestrati, scoprendo con stupore che tra gli oggetti al vaglio, c'era anche un anello appartenente ad un altro ragazzo misteriosamente scomparso un anno prima. Inoltre, scoprirono di aver confiscato anche una ricevuta, appartenuta ad un collega di Robert Priest, che l'aveva data a Robert il giorno prima della sua scomparsa. Con queste nuove informazioni, la polizia iniziò a realizzare che il caso che avevano per le mani si stava gonfiando in maniera imprevista, e sulla base di tutto questo non fu difficile ottenere un nuovo mandato di perquisizione.
     Il 22 dicembre del 1978, Gacy, intuendo che il suo oscuro passato stava per diventare di dominio pubblico, si recò alla polizia per confessare. Agli investigatori che raccolsero la deposizione dichiarò "Ci sono quattro John.." puntando subito sulla personalità multipla. Più tardi spiegò che esisteva John l'imprenditore, John il clown, John il politico, ma che esisteva una quarta persona, Jack Hanley, che era responsabile di tutto il male che aveva commesso. Nella sua confessione Gacy dichiarò agli investigatori che il primo omicidio lo commise nel gennaio del 1972, ed il secondo due anni più tardi, nel gennaio del 1974. Come spiegò lui stesso, il suo modus operandi consisteva nel mettere un paio di manette alle sue vittime, e per riuscirci utilizzava il tuo personaggio da clown, dichiarando loro che voleva fare una dimostrazione di un trucco per liberarsi facilmente dalle manette stesse. Pensando di stare per assistere ad un simpatico gioco di prestigio, le ignare vittime accettavano tranquillamente di farsi ammanettare. Fatto questo Gacy stuprava i ragazzi e al tempo stesso li uccideva strangolandoli con una corda al collo. Ammise inoltre che alcune volte aveva nascosto per diverse ore i corpi sotto il letto prima di seppellirli nell'intercapedine della casa. Alla fine Gacy diede completa e volontaria ammissione di più di due dozzine di omicidi, indicando anche in modo dettagliato il posto preciso di dove erano stati seppelliti 28 ragazzini da lui stuprati ed uccisi. Altre cinque vittime invece furono buttati nel fiume. Solo ad alcune domande non riuscì a rispondere, ribattendo agli investigatori "Dovete chiedere a Jack per questo..".
     Meno di un'ora dopo che gli scavi sotto la casa di Gacy cominciarono, venne ritrovato il primo cadavere. Mentre i giorni e le settimane passavano, il numero però cominciò a crescere, così come l'attenzione dei media intorno alla vicenda. Alcune delle vittime erano state ritrovate una di fianco all'altra, così vicine che la polizia ritenne che probabilmente erano state uccise o seppellite insieme. Alla fine di gennaio la polizia e la squadra che aveva provveduto agli scavi, avevano svuotato l'intera intercapedine sotto la casa, riesumando in totale 27 cadaveri. Gli scavi avevano impegnato diverso tempo per via del terreno ghiacciato ed il freddo invernale. Nel frattempo che gli scavi proseguivano, erano stati ritrovati anche 4 cadaveri nel fiume, che erano stati collegati subito a Gacy, per via di documenti ed altri effetti personali che erano stati ritrovati in casa del killer durante la perquisizione. Dopo la riesumazione, procedendo all'identificazione dei corpi, la polizia si rese conto che si trattava di vittime di sesso maschile, nella stragrande maggioranza adolescenti, tranne qualche ragazzo che aveva superato i vent'anni. Si trattava per lo più di ragazzini che si Gacy all'arrestoprostituivano frequentando il locale gay "Bunghouse Square" di Chicago, ma tra loro c'era anche qualche ragazzo scomparso senza nessuna apparente ragione, più almeno 5 impiegati alla PDM Contracting, la ditta di cui Gacy era titolare. Con molta sorpresa però, proprio il corpo di Robert Piest, per la cui scomparsa la polizia aveva concentrato le sue attenzioni su Gacy, non era stato ritrovato. Soltanto nell'aprile del 1979 venne alla luce nelle acque del fiume Illinois e, anche per lui l'autopsia stabilì che venne ucciso per strangolamento.
Un altro particolare venne poi reso noto dalla polizia. Subito dopo la conclusione degli scavi ed il ritrovamento dei cadaveri, due ragazzi si erano spontaneamente presentati alla polizia, separatamente, per raccontare la loro esperienza per la quale si ritenevano molto fortunati. Entrambi, nel dicembre del 1977, avevano incontrato Gacy e sotto minaccia di una pistola erano stati storditi con il cloroformio, torturati, frustati e stuprati. Poi, per una ragione nota solo al killer, la loro vita era stata risparmiata. Per paura o imbarazzo i due ragazzi decisero di non sporgere denuncia all'epoca in cui i fatti si svolsero.
     Il processo per gli omicidi di John Wayne Gacy cominciò il 6 febbraio del 1980 presso il "Cook County Criminal Courts Building" di Chicago. durante le 5 settimane di dibattimento la duifesa e l'accusa chiamarono a testimoniare oltre 100 testimoni. La difesa puntò sull'insanità di mente al omento degli omicidi, mentre l'accusa rigettava questa ipotesi chiedendo la pena di morte. La sentenza arrivò in sole due ore. John Wayne Gacy fu condannato a morte per gli omicidi di 33 persone, il 13 marzo del 1980 e rinchiuso in attesa dell'esecuzione nel "Menard correctional Center, in Illinois. Quattordici anni, venne trasferito nel penitenziario di Statesville il 9 maggio del 1994. gli venne servito un ultimo pasto a base di pollo e patatine fritte, coca cola e torta di fragole. Poco dopo mezzanotte, era già il 10 maggio, Gacy venne ucciso con un'iniezione letale.

ALCUNE VITTIME 
Billy Carroll Greg Godzik

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